(8 settembre 2010)
Mangiare il pesce crudo e prendersi l’anisakidosi. E’ un
rischio concreto perche’ va di moda mangiare pesce
crudo, in particolare il sushi e sashimi. L’Anisakis e’
un verme di 3-4 cm, che puo’ infestare praticamente
tutti i pesci ma le specie più frequentemente colpite
sono l’aringa lo sgombro, il tracuro, il melu’, il pesce
sciabola, il merluzzo, le acciughe, la sardina e le
triglie.
Nessuna area di pesca marittima può essere considerata
immune da larve di Anisakis. Il vermetto provoca dolori
addominali, diarrea, nausea, vomito, perforazioni
dell’intestino e dello stomaco. A questi rischi ora se
ne aggiunge un altro: l’allergia. Le reazioni allergiche
alle larve di Anisakis comprendono gastroenterite e
sintomi di natura reumatologica e dermatologica. E’
quanto rivela uno studio dell’Efsa, l’Autorita’ europea
per la sicurezza alimentare. La soluzione e’ la cottura
del pesce perche’ l’anisakis non resiste a temperature
superiori a 60 gradi. La legge prevede che i pesci
consumati crudi devono essere lasciati nel congelatore
per 24 ore a -20 gradi.
La prescrizione vale anche per un piatto molto popolare:
le alici marinate. Il succo di limone o l’aceto non
bastano ad uccidere il parassita, occorre appunto la
refrigerazione prolungata. Sarebbe interessante chiedere
ai ristoratori se le alici, o comunque il pesce crudo,
che ci servono hanno passato una giornata nel
congelatore.